giovedì 28 ottobre 2010

Il successo della verità

Fa piacere notare che questo video di Massimo Donà è molto visto sulla grande ragnatela.

Per chi avesse voglia di approfondire, il libro Il tempo della verità vi aspetta in libreria.

domenica 10 ottobre 2010

Presentazione della nuova rivista Post n.1, "Progresso"


MILANO - Martedì 12 ottobre due autorevoli nomi della filosofia italiana come Elio Franzini e Paolo Spinicci terranno a battesimo la rivista Post, neonata del panorama periodico di approfondimento della Mimesis Edizioni.




La redazione di Post vi aspetta

MARTEDI' 12, dalle 16.30

all'Università Statale di MIlano

(via Festa del Perdono, 7 - MM 1 Duomo)

per info 335 6813419

mercoledì 15 settembre 2010

Michel Foucault e le prigioni


"C'è un problema che mi interessa da diverso tempo: quello del sistema penale, il modo in cui una società definisce il bene e il male, ciò che è e ciò che non è permesso, legale e illegale, il modo in cui essa esprime tutte le infrazioni e tutte le violazioni della legge. Ho già incontrato questi problemi a proposito della follia, perché la follia è anch'essa una forma di trasgressione. Per le nostre culture è stato molto difficile tracciare la linea di divisione tra questa deviazione che è la follia e la trasgressione che rappresentano il peccato o il crimine. Questa è dunque la mia preoccupazione: il problema della trasgressione della legge e della repressione dell'illegalità".
Michel Foucault, intervista rilasciata a J. Hafsia

Il testo completo, insieme ad altri scritti di Foucault sul carcere, uscirà il 22 settembre col titolo La società disciplinare, a cura di Salvo Vaccaro, Mimesis 2010, 162 pagine, 16 euro.

lunedì 6 settembre 2010

Comunicato stampa

Per completezza rispetto alle informazioni apparse il 3 settembre sullo "strano caso" dell'Ing. Filipuzzi, la casa editrice Mimesis puntualizza che egli non ricopriva la carica di vicedirettore editoriale, bensì curava da un anno una collana di narrativa. Ovviamente, dato il ruolo che ricopriva, non potevamo immaginare né verificare quanto accaduto, che per altro riguarda principalmente cinque volumi pubblicati con altro editore. Ottimo curriculum, persona elegante e raffinata, compie questo gesto per molti aspetti inspiegabile e in parte surreale anche per noi difficile da decifrare. La casa editrice Mimesis si occupa da più di venti anni di saggistica, in particolare di filosofia, con la massima serietà e collabora con moltissime università italiane e straniere, pubblica quasi trecento libri l'anno di elevato profilo scientifico. L'Ing. Filipuzzi sentito brevemente telefonicamente si è scusato e in modo inequivocabile si è assunto ogni responsabilità, accettando immediatamente la nostra richiesta di dimissioni da ogni carica. Nel frattempo la casa editrice ha ritirato il suo volume dal mercato editoriale e chiederà per questo un risarcimento danni.

mercoledì 4 agosto 2010

D'estate ci svestiamo di rosso

UN BRINDISI PER L'USCITA del DIZIONARIO
Appuntamento al Festival di Locarno
il 13 agosto, alle 18
alla Rivellino Art Gallery
via al Castello 1, 6600 Locarno
+41 796321378 artgallery@ilrivellino.ch

mercoledì 21 luglio 2010

Andare a Senigallia e trovarci l'Africa


GIOVEDI' 29 LUGLIO, ore 21.30 RAM Rotonda a mare, Senigallia
La presentazione del libro è stata pensata nei termini di una installazione multidisciplinare, all’interno della quale coinvolgeranno le musiche di DJ Lato, le immagini video di Sergio Marcelli e le parole di Gabriele Tinti, Sumbu Kalambay e Wainer Vaccari.

Gabriele Tinti, Kalambay Sumbu (a cura di), Con l'Africa dentro, 2010, pp. 101, euro 12

“Sul ring non c’è scampo, né tempo per le prove. E non ci sono nemmeno le controfigure per le scene pericolose. Bisogna andare incontro al pericolo. Tutti i pugni fanno male e rovinano, anche quelli di un picchiatore di seconda categoria. Ma il ring è onesto, assegna verdetti, dà risposte. Ti dice chi sei, ti trova un posto, anche se perdi. La vera umiliazione non è finire a terra, ma non riuscire a difendersi. E restare senza fiato e senza traguardi. Kalambay ha fatto invece respiri lunghi, dall’Africa all’Italia, e Gabriele Tinti, in uno scambio dei ruoli, si è trasformato in un allenatore capace di ascoltare e di rimettere a posto i pezzi”.

dalla prefazione di Emanuela Audisio

lunedì 12 luglio 2010

A qualcuno piace vederci chiaro, su facebook

Ci piace, su FB e non.
Facebook ha in Italia una grande diffusione che è stata anche veloce. Ma sulle pagine del social network più famoso hanno trovato spazio anche dei deliranti propositi: uccidere Silvio Berlusconi, santificare Bernardo Provenzano, giocare al tiro al bersaglio con bimbi disabili. Eppure la rete non è dominata dall'odio. Lo mostra bene questo libro che va a spasso nei meandri del web, prima che una legge liberticida imbavagli anche il mouse.

mercoledì 23 giugno 2010

Mimesis è..... anche poesia






In uscita in questi giorni il volume di Flavio Ermini poeta, narratore, saggista e direttore della nota rivista di ricerca letteraria Anterem


Il compito terreno dei mortali

postfazione di Vincenzo Vitiello


Queste Poesie sono come illuminazioni improvvise: frammenti di pensiero sul sorgere della vita dal magma dell'Inconscio e sul destino dell'animale uomo consapevole di morte. Fedele alla fragilità della vita, leggera come il respiro, e alla gratuità dell'amore, costante non più del vento, Ermini, libero dalle illusioni del Cielo, non abbandona il campo alla necessità del destino. Che l'esito sia scontato non toglie, anzi sublima, lo sforzo dell'uomo, del vivente.
E', dunque, vivere il compito dei mortali?

giovedì 20 maggio 2010

Let's blu

MARTEDI' 25 MAGGIO ALLE 19
ALLO SPAZIO A
di via Maestri del Lavoro a Sesto San Giovanni (Milano)
MM1 Rondo
conferenza in na'vi di Antonio Caronia

mercoledì 12 maggio 2010

Fiera del libro di Torino


La Mimesis vi aspetta tutti alla Fiera Internazionale del libro di Torino, al Padiglione 1, B80 C79!

martedì 20 aprile 2010

Angelo Cannatà, Eugenio Scalfari e il suo tempo, Mimesis 2010



La presentazione alla libreria Bibli di Roma

Enrico Manicardi, Liberi dalla civiltà


Quando un vulcano non è più una metafora è utile capire cosa stiamo facendo a questa terra e come imparare a cambiare

Affa Taffa, Tommaso Cerno


Ban Revelant e il suo amuleto Affa Taffa si sono inventati uno strano passatempo: tradurre lettere d'amore su commissione. Finché un giorno, per vincere la scommessa col compagno di banco e conquistare la prima ragazza, Ban manomette una traduzione, poi un'altra e un'altra ancora...
La discussione su questo libro

venerdì 16 aprile 2010

Angelo Cannatà, Eugenio Scalfari e il suo tempo, Mimesis 2010

ANTONIO GNOLI: Questo libro di Angelo Cannatà non è un libro contro, ma nemmeno un libro agiografico, non è un libro che esalta in maniera astratta o retorica un pensiero, una carriera spirituale e pratica densa, importante e di successo. E' un libro che ripercorre con grande acribia e con grande intensità il percorso filosofico, narrativo e politico di Eugenio Scalfari attraverso le sue opere.
CONCITA DE GREGORIO: Ho letto questo libro con grande stupore perché è stato per me come andare nella casa di campagna di famiglia e trovare nel cassetto un libro di un parente stretto che non sospettavo essere anche autore di romanzi. Oppure, non so se vi è mai capitato, come quando si conosce qualcuno molto dappresso, ci si lavora assieme con le maniche di camicia arrotolate e poi si scopre che c'è un altro mondo, una pienezza, una completezza che traspare nell'insegnamento quotidiano, ma che quando la trovi squadernata in un libro fa un'impressione insieme di estraneità e d'intimità.
GIANCARLO BOSETTI: Il libro che abbiamo davanti è un lavoro sul pensiero di Scalfari, un saggio molto ampio e ben meditato che tratta di Scalfari come autore, come pensatore e ci mette davanti a uno Scalfari spiazzante perché l'enormità dell'impresa giornalistica occupa quasi tutta la nostra ammirazione, eppure oltre questo c'è ancora altro.
ANGELO CANNATA': La ragione per cui ho scritto questo libro è che mi sono formato politicamente sulle pagine de La Repubblica e gradualmente ho scoperto la dimensione letteraria e filosofica di alcuni testi di Scalfari. Così, mi è venuta voglia di evidenziare i legami tra testo giornalistico, denuncia politica e riflessione filsofica, che sono una costante nei lavori di Eugenio Scalfari.
EUGENIO SCALFARI all'autore: "Se scrive un libro su di me deve stare attento: se scrive un libro pro c'è il rischio che non lo leggano o che lo stronchino. Quindi scriva un libro contro, vedrà che avrà successo!".
Tutta la discussione su RadioRadicale
IL LIBRO

lunedì 12 aprile 2010

Salvatore Lavecchia, Oltre l'uno ed i molti.


PRESENTAZIONE / Salvatore Lavecchia, Oltre l'uno ed i molti. Bene ed essere nella filosofia di Platone, Mimesi Edizioni 2010


venerdì 19 marzo 2010

POST al quadrato, nasce la nuova rivista di Mimesis POST











Post 1 - Progresso. Se si va da qualche parte (ed eventualmente dove), 2009

"Quando pensiamo al futuro del mondo, lo immaginiamo sempre nel posto in cui sarebbe, se avesse continuato a procedere come lo vediamo procedere adesso, e non teniamo conto del fatto che la sua strada non è dritta, ma curva e che la direzione cambia costantemente". Ludwig Wittgenstein

Questo è il post di POST, la nuova rivista sul progresso.
La Mimesis parte ma non sa bene per dove... lo scopriremo solo leggendo!

http://www.openpost.it/pages/Home/

lunedì 8 marzo 2010

Fabrizio Marchi Non era il solo


Per tutti gli amici e appassionati che hanno voglia di passare un pomeriggio rivivendo la Roma degli anni Settanta, Fabrizio Marchi, vi aspetta il 10 marzo, alle 18, alla Feltrinelli di Roma in via del Babuino 39/40 per la presentazione del suo libro Non ero il solo.
Insieme a Fabrizio, troverete
MARCO DUKA
ALDO GARZIA
LIDIA RAVERA

sabato 6 marzo 2010

Discorso, figura



Dopo Platone, la parola ha gettato come una patina grigia sul sensibile (…) poiché si è sempre sottinteso che il suo partito fosse quello della falsità, dello scetticismo, del retore, del pittore, del condottiero, del libertino, del materialista – proprio questa penombra è l’argomento del mio libro.
Jean-François Lyotard
Discorso, figura, introduzione di Elio Franzini, traduzione di Francesca Mazzini

martedì 23 febbraio 2010

Marcello Barison intervistato in prima serata su Rai Radio 3 Suite ci parla del suo lavoro di curatela agli scritti di Paul Klee



Paul Klee, Teoria della forma e della figurazione
Ascolta la puntata
Vol. I - Il pensiero immaginale (Mimesis Edizioni)
Gli scritti teorici di Paul Klee raccolti nel primo volume della Teoria della forma e della figurazione, rispettando il piano tracciato dall’artista, rappresentano per il lettore contemporaneo un imprescindibile punto d’accesso al laboratorio creativo del grande pittore. Intuizione poetica ed esperienza didattica si fecondano qui vicendevolmente: la prima parte del volume comprende infatti undici brevi saggi – tra cui la famosa Confessione creatrice – in cui Klee delinea i motivi essenziali delle sue ricerche teoriche; nella seconda, che riproduce un corso di lezioni tenute tra il 1921 e il 1922 al Bauhaus di Weimar, la riflessione dell’artista si concentra invece sul problema della genesi della forma e delle sue potenziali metamorfosi nelle arti figurative. Si tratta quindi di un testo davvero fondamentale, passaggio obbligato per chiunque intenda penetrare a fondo le complesse trasformazioni che inaugurano l’arte del Novecento. Una vera pietra miliare il cui ruolo è forse paragonabile a quello giocato dalla teoria della pittura di Leonardo per l’arte del Rinascimento.

venerdì 19 febbraio 2010

Portatori sani di pensiero laico


Dall'Introduzione di Giovanni Perazzoli a
Laicità e filosofia, Mimesis 2010
Con la laicità accade quello che accade con il tempo nella celebre analisi di Agostino. Se nessuno me lo chiede, scriveva Agostino, so che cosa è il tempo, ma appena devo definirlo a me stesso o ad altri, cado in difficoltà e contraddizioni. Nella pratica politica, sappiamo che cosa sia la laicità: la difendiamo con convinzione, riconosciamo quali sono i tentativi messi in atto per distruggerla, limitarla, oscurarla; ma ecco che, non appena la persuasione di sapere che cosa sia la laicità cerca di darsi una radice logica, una legittimazione filosofica, con sorpresa, alla persuazione di prima subentra uno strano smarrimento. Ciò che sembra ovvio, viene avvolto da un vortice di aporie.

lunedì 8 febbraio 2010

Intervista a Fabrizio Marchi di Radio Città Aperta

mi dice Fabrizio Marchi:

Care amiche e cari amici, vi informo che, laddove abbiate tempo e voglia, oggi alle ore 14,30 sarò intervistato da Franco Ottaviano, Presidente della Casa delle Culture di Roma, su Radio Città Aperta 88.9 FM relativamente al mio libro "Non ero il solo" (Mimesis Edizioni) che si trova già in libreria.

Nota Bene
Radio Città Aperta è
ascoltabile in streaming
http://www.radiocittaperta.it/

martedì 2 febbraio 2010

L'inferno di Peter Weiss discusso a Milano, la cronaca di Elena Lorusso

È una data importante il 27 gennaio, è un giorno in cui ci si deve fermare, si deve riflettere e ricordare, è la Giornata della Memoria. La libreria della Feltrinelli di piazza Cavour comincia a riempirsi, una folla eterogenea e molto incuriosita, al centro la presentazione di un’opera, “L’Inferno” di Peter Weiss, presentata da Alessandro Costazza, docente di Letteratura tedesca presso l’Università degli Studi di Milano, Giuliana Nuvoli, docente di Letteratura italiana e dantista famosa in tutta Italia e Marco Castellari, il traduttore dell’opera in questione . Ma la curiosità è tutta qui, perché oggi? Perché proprio nel giorno della Memoria? Il titolo del dramma, scritto dallo scrittore nel 1964 di cui la Mimesis ha pubblicato la prima traduzione in Italia con testo a fronte, trae in in ganno, così come l’immagine sulla copertina, il volto di Dante così come viene sempre rappresentato dall’iconografia popolare, ma non è tutto.
Dante, Virgilio e tutti gli altri protagonisti dell’Inferno dantesco sono solo il punto di partenza del dramma di Weiss, il resto appartiene tutto al genio dello scrittore ebreo di lingua tedesca che fu costretto a lasciare la Germania nazista nel 1935 a causa delle persecuzioni razziali.
L’Inferno di Peter Weiss nasce proprio da qui, dalla sua vita, dal contesto storico che lo scrittore ha vissuto e subito, nei suoi trentatré canti, Dante fa ritorno nella sua terra d’origine, il viaggio però assomiglia più ad un incubo e la sua Firenze è più vicina alla Germania del Dopoguerra che alla culla del vate.
“Il protagonista di Weiss viene continuamente deriso, umiliato da chi nei canti danteschi era semplicemente un compagno” dice Alessandro Costazza. Un’umiliazione e un oltraggio che ricordano da vicino quella che gli ebrei hanno dovuto subire durante la dittatura nazista. Ed è proprio per questo che si è scelto proprio il giorno della Memoria per presentarlo, L’Inferno di Peter Weiss è il dramma dell’umiliazione, dalla sottrazione d’identità, è il dramma degli ebrei. Ebrei che però non vengono mai nominati nel corso dell’opera. “La loro rappresentazione è affidata solo alle immagini, ai loro vestiti, alle mostruosità cui vennero sottoposti” afferma la professoressa Nuvoli, capace di recitare i versi di Weiss fino a commuovere il pubblico presente.
Ancora una volta la letteratura aiuta il ricordo, aiuta a dare voce a quello che non si ha il coraggio di pronunciare, ancora una volta la letteratura aiuta a tener viva la nostra Memoria perché si continui a tener vivo quell’oltraggio supremo, perché non accada più.
Peter Weiss, Inferno, Mimesis 2008

giovedì 21 gennaio 2010

Renato Rizzi intervistato su Rai Radio 3 Suite



Un'intervista, una lezione, un piacevolissimo pezzo della nottata di Suite in compagnia di un autore della Mimesis e di un grande "non classico" come il libro di Peter Eisenman, La fine del classico, curato da Renato Rizzi, che potete riascoltare qui

lunedì 18 gennaio 2010

Amore Civile presentato il 15-1 a Milano, La cronaca di Lelio Semeraro


Per essere a favore dell’amore civile e contro l’attuale incivile diritto di famiglia, c’è bisogno di coraggio, forza e orgoglio. A giudicare almeno dal commosso intervento di Elio De Capitani. Siamo in questo venerdì 15 gennaio in un'affollata aula della Statale di Milano per presentare Amore civile, Dal diritto della tradizione al diritto della ragione, Edizioni Mimesis, a cura di Francesco Bilotta e Bruno De Filippis. Un occhio al pubblico e ci si accorge che è un tema trasversale, che interessa ragazzi e ragazze di ogni età, un po’ come alcuni giochi di società, fino a 90 anni. Il primo intervento del pomeriggio è del regista del Teatro dell’Elfo, narratore di amori altri, diversità in senso lato, sentimenti fuorilegge nel senso letterale del termine, che tuona, come da un palco, che i vissuti delle persone sono più importanti delle leggi. Ci offre in seguito, una confessione privata che fa partire la presentazione con un piglio d’ironia. “Mia madre mi voleva omosessuale. - confessa giocando e prosegue - poi l'ho rassicurata: mi piacciono le donne, quindi sono lesbico." Scherzi a parte, sembra che sia la volontà di uscire dalle categorie ristrette del pensiero e dalle gabbie delle dicotomie maschile-femminile che dà la forza al regista di impegnarsi per i matrimoni di qualunque tipo. Via via, gli interventi si fanno più seri e ragionati, fino a toccare tanti punti caldi, e colpisce che anche quelli che sembrano più lontani (pillola R.U. 486, caso Englaro, fecondazione assistita) siano invece pertinenti per sottolineare e raffigurare la realtà di una specie di Stato padre padrone, quando scrive o modifica il diritto di famiglia. Antico, austero, moralizzatore e immancabilmente a seguito di un altro Stato, quello Vaticano che fa arrancare il nostro paese rispetto ad altri europei. Il volume edito da Mimesis offre grandi spunti di riflessione. Per Domenico Rizzo è perché è un testo imperfetto nel migliore dei sensi, vivo, collettivo. La tesi di fondo è che una società capace d'amore, possa rendere le persone capaci d'amare e viceversa. Solo incidendo nei rapporti tra le persone si può cambiare qualcosa di più che una semplice faccenda privata. L'uomo, animale politico e coniugale ha bisogno di regolamentare la complementarietà, ridurre la propria complessità, avere scudi per ogni evenienza della vita, con una serie di diritti e doveri per tutte quelle che normalmente vengono chiamate pratiche famigliari. Costituite da affettività reciproca, condivisione, cura, risorse in comune, anche (con buona pace di omofobi e porporati) tra moglie e moglie e marito e marito. Sergio Rovasio introduce Marilisa D'Amico, costituzionalista, con il ricordare l'evidente negazione dei principi di uguaglianza e giustizia propria della Costituzione. Mai carta fu più esaltata e calpestata, nei metodi e nei contenuti di laicità. Un pomeriggio quindi denso di riflessioni che rimanda alla lettura attenta di questo appassionato lavoro di ricerca coinfluito nel volume collettivo Amore Civile. Un testo che farebbe riflettere chiunque su cos'è il matrimonio, e quanto i liberali siano poi così poco liberali. Giacché basterebbe accettare che la felicità di una società dipende anche dal saper accontentare e riconoscere aspirazioni individuali con i propri desideri di autorealizzazione. Due matricole in fondo all'aula si tengono la mano e ascoltano, non trattenendosi dal darsi piccoli bacetti. Per loro, la strada è tutta in salita.
(lelio semeraro, 50000neuroni@gmail.com)

La presentazione è stata organizzata da Certi diritti

giovedì 7 gennaio 2010